L’Ascensione porta a compimento il mistero pasquale di Cristo. È il suo trionfo e la sua glorificazione dopo l’apparente disfatta della passione e morte in croce. Egli però non ci ha abbandonati: è con noi “tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, con la sua presenza nella Chiesa. – Oggi si celebra la 51.ma Giornata delle Comunicazioni sociali.
«IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI», DICE IL SIGNORE
L’ASCENSIONE ci fa celebrare un aspetto del mistero pasquale: Cristo morto e risorto è asceso al cielo. Egli, che veniva dal Padre, ora torna al Padre per regnare glorioso. L’evento è raccontato dagli Atti (I Lettura): dopo aver rassicurato i suoi discepoli su ciò che ancora non conoscono, e aver promesso il dono dello Spirito Santo, Gesù è elevato in alto, sottratto ai loro occhi, nascosto dalle nubi. Gli angeli, che avevano annunciato la sua risurrezione, ora invitano gli uomini a non guardare in alto per cercare il Signore. La conoscenza, di cui parla anche la seconda lettura, non è una speculazione astratta su Dio, ma l’esperienza di un amore assoluto che dona speranza e forza.
Il Vangelo ci racconta di un’apparizione del Risorto in cui egli conferma la sua sovranità sul cielo e sulla terra, comanda di annunciare la salvezza, battezzare i popoli, e li rassicura sul futuro. Proprio quando si teme di non vedere più il Signore arriva la promessa: «Ecco, io sono con voi per sempre». Non fra le nubi del cielo, ma nel cuore del credente, nel mistero della Chiesa, nella Parola di Dio e nell’Eucaristia.
Elide Siviero