La gioia della conversione. Gesù inaugura il regno di Dio con la sua vita, con i suoi gesti e le sue parole. Per accoglierlo occorre “convertirsi”, cioè uscire da se stessi e aprirsi a un modo nuovo di pensare e di agire.
GESÙ: «CONVERTITEVI! IL REGNO DI DIO È VICINO»
GESÙ apre la sua vita pubblica con una linea programmatica breve ma intensa: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» e associando a sé i primi discepoli perché condividano la sua vita e si associno alla sua stessa missione (Vangelo). L’esigenza della conversione nasce dal fatto che in Cristo e nel suo Vangelo risplende la vera luce, quella capace di illuminare ogni uomo e di orientare i suoi passi al vero bene umano e alla salvezza eterna. I primi collaboratori di Gesù, i discepoli, si sono lasciati attrarre dallo splendore di questa luce e hanno seguito Gesù nel suo peregrinare per città e villaggi predicando la notizia del Regno e nel suo rendersi prossimo alle sofferenze dei fratelli.
Gesù ha voluto che conversione e comunione andassero assieme, mostrando che entrare nel Regno non è questione solo di intelletto o di volontà, ma coinvolge tutta la vita, e non solo individuale, ma anche quella di tutti gli altri. Gesù sembra dire che solo vivendo uno stile di vera condivisione, aiutandosi nel cammino di fede, è possibile realizzare una autentica conversione alle esigenze della vita cristiana ed entrare nel Regno.
Tiberio Cantaboni