Unità Pastorale Tezze – Stroppari – Belvedere

VII Domenica del Tempo Ordinario

L’amore per i nemici così umanamente difficile da comprendere, fluisce dalla paternità universale di Dio e si deve concretizzare nei gesti della nostra vita quotidiana e nel nostro comportamento.

AVETE INTESO CHE FU DETTO: «ODIERAI IL TUO NEMICO…»

IL segreto della santità sta nel riconoscere Dio come nostro Padre (Vangelo). Questa consapevolezza ci fa considerare ogni uomo come un fratello, perché figlio dello stesso Padre. Nasce da qui l’esigenza di amare gli altri come elementi-base della nostra stessa famiglia. Come fare? Se guardiamo l’altro non con gli occhi del mondo, ma con quelli di Dio, potremo aprirci al comandamento dell’amore. È questo che permette di arrivare ad amare perfino i nemici, perché in essi scorgiamo il riflesso di Cristo che si è incarnato per salvarci tutti.
Solo allora potremo fare il salto di qualità e dal perdono giungere ad amare chi ci odia. Perché in ogni famiglia convivono Caino e Abele. Ma nessuno può cancellare il fatto che sono entrambi fratelli. Nel Levitico (I Lettura), il Signore invita i membri del suo popolo a essere santi. Possono diventarlo nella misura in cui riusciranno ad amare il prossimo come se stessi. Paolo (II Lettura) insiste sulla santità del battezzato che è diventato tempio di Dio.

Nicola Gori

 

 

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