Quale bella notizia! La fede è ciò che veramente libera il cristiano da ogni timore. Egli sa di non essere solo nel lavoro, nelle preoccupazioni, ma di essere sempre sostenuto dall’aiuto di Dio Padre.
GUARDATE GLI UCCELLI DEL CIELO: NON SEMINANO E NON MIETONO
LA liturgia di oggi ci invita a riflettere su alcune questioni fondamentali della vita di fede. Il Vangelo ci sollecita a chiederci se ci rassicura di più la fedeltà di Dio o la sicurezza del denaro e se crediamo per davvero che il Signore assiste coloro che danno la vita per la causa del Regno. Prima di esporci in un giudizio su di noi o sugli altri, Paolo ci ricorda che Cristo Signore conosce le intenzioni profonde del cuore dell’uomo (II Lettura). Solo il suo tenero amore può abitare l’intimità delle nostre anime.
È certo che avere un’esistenza sicura è la speranza dell’umanità. Ogni fedele però fa esperienza di incertezza e di dubbio sulla presenza operante di Dio: «Il Signore mi ha dimenticato». È in questi momenti che il nostro cuore si mette a nudo. In questi passaggi della vita siamo chiamati a prestare fede alla Parola che lo Spirito Santo ci dice attraverso il profeta: «Non ti dimenticherò mai» (I Lettura). Il salmista testimonia la fedeltà di Dio, per questo invita gli uomini di ogni tempo ad aprire il cuore dinanzi al Padre, a cercare riparo e consolazione presso Cristo, roccia della nostra salvezza.
Fr. Gianfranco Tinello, OFMCap